Il nuovo polo scolastico “Sant’Anna” di Bevagna vuole creare un legame con la natura sia sul piano educativo sia per la qualità della vita, non solo per far crescere bene e in salute i giovani studenti, ma anche per responsabilizzarli e incoraggiarli a proteggere il pianeta una volta diventati adulti. Il complesso edilizio è caratterizzato da una particolare forma che lo inserisce nel contesto paesaggistico in modo “gentile”, come un ampio anello adagiato sul terreno e modellato in corrispondenza dei quattro accessi (l’ambiente esterno compenetra nell’ambiente interno modellando l’edificio stesso). Da progetto si prevede la realizzazione di un vero e proprio bosco naturalizzato, che cresce attorno al plesso scolastico: un filtro verde di connessione tra l’edificio e il territorio circostante. Le scuole attraverso la loro trasparenza visiva garantiscono agli studenti un rapporto diretto con l’ambiente naturale esterno: ciò che caratterizza tutte le strutture scolastiche presenti nel plesso sono il rapporto quotidiano con la natura, in cui si ascolta e si vede il ritmo delle stagioni.
Il progetto del nuovo polo scolastico “Sant’Anna” ha le seguenti peculiarità:
– edifici a un solo piano, ad eccezione della palestra che è a due livelli fuori terra;
– valorizzazione delle risorse locali attraverso l’uso di materiali a energia e km quasi zero, di riciclo e rinnovabili, per esempio gli elementi in laterizio dei rivestimenti verticali provengono dal locale stabilimento di Bevagna delle Fornaci Briziarelli Marsciano, porzioni dei camminamenti esterni sono realizzati con pavimentazioni architettoniche che utilizzano aggregati naturali presenti nell’area di intervento, la struttura portante in acciaio (tecnologia Dry Tech) è fornita dalle acciaierie di Terni AST, ecc.;
– edifici antisismici dalla struttura portante prefabbricata in telai metallici eseguiti in 3 lotti funzionali;
– tempi rapidi di esecuzione;
– aule accessibili direttamente anche all’interno della corte;
– complesso scolastico immerso nel verde;
– edifici a energia quasi zero (nZEB), il fabbisogno energetico viene coperto in gran parte da fonti rinnovabili;
– aree esterne dedicate ad attività didattiche, ludiche e creative, per esempio orto didattico e giochi bimbi;
– aree parcheggio comode a garanzia di un’accessibilità sicura alle scuole;
– eliminazione delle barriere architettoniche, per esempio le aule e gli spazi scolastici sono distribuiti attraverso un ampio e luminoso corridoio perimetrale composto da rampe che garantiscono ai disabili l’accessibilità ai vari ambienti;
– permeabilità tra esterno e interno, i camminamenti pubblici esterni si connettono ai percorsi presenti nella corte interna, attraverso ampi varchi tra gli edifici;
– Piazza Sant’Anna progettata come una radura protetta nel bosco e connessa ai percorsi della corte interna attravesro i varchi laterali alla palestra;
– realizzazione di una biblioteca diffusa nella scuola primaria e secondaria, le aree filtro tra il sistema distributivo e le aule diventano una sorta di “salotti culturali” da cui consultare facilmente i libri.
Il principio insediativo del progetto nasce dalla duplice intenzione di integrare il nuovo polo scolastico al
tessuto urbano e rurale circostante, facendo dialogare l’edificio e i suoi spazi interni con il contesto
territoriale a larga scala.
Il progetto nasce da un’analisi attenta del luogo e dalla volontà di integrare il complesso architettonico
alla topografia dell’area di intervento.
Assecondando l’andamento topografico del terreno si “adagia” il plesso scolastico sul sito, diventando esso stesso una componente importante dell’architettura, infatti le curve di livello determinano la distribuzione degli spazi interni. Quanto suddetto determina un’importante riduzione dell’impatto ambientale paesaggistico, oltre all’eliminazione delle barriere architettoniche e a una gestione agevolata degli ambienti in casi di emergenza, come l’attuale periodo che stiamo vivendo (tutte le aule sono alla stessa quota del livello esterno del terreno). Il nuovo polo scolastico si inserisce nel territorio di Bevagna come un’architettura “gentile”, in cui l’uso di determinati materiali (per esempio il rivestimento in cotto), la scelta di sviluppare il complesso prevalentemente su un solo piano fuori terra e la creazione di un importante filtro verde determina un duplice dialogo uomo/natura e scuola/territorio. L’inserimento territoriale viene ragionato anche da un punto di vista socioeconomico, dato che il progetto è studiato e sviluppato in modo da incentivare l’economia locale, attraverso l’uso prevalente di materiali reperibili in loco. Il nuovo polo scolastico, immerso nel verde e progettato nel rispetto dei principi
di sostenibilità ambientale e a misura di bambino, offrirà alla cittadinanza una struttura di qualità ed eccellenza.
Il nuovo polo scolastico “Sant’Anna” di Bevagna vuole creare un legame con la natura sia sul piano educativo sia per la qualità della vita, non solo per far crescere bene e in salute i giovani studenti, ma anche per responsabilizzarli e incoraggiarli a proteggere il pianeta una volta diventati adulti.
TipologiaArchitettura Team di ProgettoMonica Cerfeda, Filippo Parroni, Diego Repetto, Heliopolis 21 Architetti AssociatiAnno2020LuogoBevagna